La regola "dei terzi"
Fotografare paesaggi meravigliosi, l’orizzonte piu’ bello che la natura possa regalarci, è questa la ricerca che tutti, fotoamatori alle prime armi o sfegatati appassionati, fanno con profonda riverenza verso la magnificenza d’una natura capace di regalare immagini eterne e maestose. Immagini che, una volta riportate sul pc, vuoi per la fretta, per la mancanza di cavalletto o appoggi solidi, troppo spesso non sono come ce le aspetteremmo. Landscapes, questo il termine inglese coniato per i paesaggi, e tutto ciò che regala a nostri occhi e al nostro cuore pura magia. La domanda allora, a questo punto, sorge spontanea: come riucire a realizzare una landscape perfetta? Evitando i fastidio di dover riposizionare un orizzonte storto o, peggio ancora, dover cestin
are uno scatto perfetto per tanti, troppi dettagli che non abbiamo considerato sul posto?
Non è poi così difficile realizzare una landscape perfetta e, infatti, la prima regola da tener presente quando abbiamo dinnanzi un meraviglioso paesaggio è: la regola dei terzi. Sono pochi e semplici i passi da seguire per ottenere una fotografia correttamente bilanciata, doveil soggetto non dovrebbe, o quasi, mai essere inquadrato al centro dell’immagine. Oggi però, grazie all’avvento delle nuove tecnologie sia compatte che reflex, vi sarà sicuramente capitato di utilizzare, ovviamente a mano libera, orizzonti virtuali o griglie che ci aiutano enormemente in fase di composizione. L’occhio però, si sa, spesso gioca brutti scherzi, soprattutto quando siamo emozionati dinnanzi a tanta naturale magnificenza e, allora, la regola principale da seguire è: determinare la posizione del soggetto rispetto alle quattro linee che compongono la griglia. Non importa cosa state fotografando, la regola è valida sempre!
Il soggetto, tranne rari casi, se fotografato al centro dell’immagine rende il risultato statico e noioso e, ogni immagine, per stupire e strabiliare chi la guarda ha quattro punti di forza che seguono, secondo la logica dell’elaborazione del cervello umano rispetto alla vista, parte dal punto 1, spostandosi sul punto 2, poi sul 3 ed infine sul 4. La regola dei terzi vale in tutto il mondo occidentale, dove la lettura avviene da sinistra a destra. Paradossalmente un Arabo, invece, abituato a leggere al contrario, utilizza un altro sistema di elaborazione ma, ciò che conta, è ricordare che nella fotografia panoramica la linea dell’orizzonte deve passare attraverso o i punti 1 e 2 oppure 3 e 4. Ricordiamo, infine, che nel caso in cui la zona d’interesse del fotografo fosse il cielo, oppure il terreno, l’orizzonte seguirà la linea bassa, o alta, a seconda dalla situazione, in modo di dare maggiore importanza ai colori della terra o alle nuvole. La regola dei terzi, quindi, punta sempre dare importanza sempre e comunque al soggetto principale.
Ovviamente, come ogni regola che si rispetti, va sempre presa con le dovute cautele e soprattutto ha delle eccezioni: non sempre i terzi devono essere applicati come una legge assoluta, come ad esempio nella fotografia macro, dove si cerca di mettere il soggetto al centro dell’immagine per attirare al massimo l’attenzione. Ovviamente ciò che conta di piu’, quando si fanno foto amatoriali, è sperimentare, apprendere sul campo piu’ che “teorizzare” quindi, cosa c’è di meglio che sperimentare, scattare, e ancora scattare? Buona Luce a tutti.